Oasi del TAKALAMAKAN di Mirella Tosatto
Go BackOasi del TAKALAMAKAN
viaggio realizzato da Mirella Tosatto nel 2011
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dalle città-oasi e le sabbie infuocate alle vette della Karakorum Highway
Un tormentato angolo d’Asia ben poco toccato dal turismo, dove non passano più le carovane di cammelli dell’antica via della seta, ma sfrecciano camions e, a volte, carri armati, nell’irrisolta contesa tra i cinesi e gli uiguri: la Cina è tornata, dopo secoli di blando, discontinuo dominio se non di oblio, per restare stabilmente.
E’ un angolo di mondo assai interessante, con città-oasi in costante trasformazione, vasti panorami, superbe montagne, il Muztagh Ata per tutti e bei mercati dove ancora si ha la sensazione che il tempo si sia fermato da secoli, con un crogiolo di razze diverse, dal celtico (i discendenti dei tocari) al cinese, passando per tutte le variazioni medio-orientali ed asiatiche, con gli anziani con il vestito ed il berretto tradizionale, la lunga barba bianca ed il sorriso sdentato. E ancora: antiche città buddiste come la vasta Jahoe, moschee e mausolei e notevoli musei. Indimenticabile la Cross Desert Highway, un nastro d’asfalto lungo oltre 600 km. che attraversa il temibile deserto del Taklamakan, tra dune a perdita d’occhio e tamerici piantate ai bordi strada per evitarne l’insabbiamento, una titanica opera al servizio del petrolio. Al di là dell’insuperabile barriera linguistica la popolazione, sia cinese che uigura, con sorrisi e gesti si è sempre rivelata più che ospitale nei nostri confronti, spesso stupita e curiosa.